Illuminazione a LED nei musei. Illuminare in modo adeguato un museo e le opere che ospita è sempre stata una questione complessa.
Da un lato una buona illuminazione permette al visitatore di godere di una visita soddisfacente sotto tutti i punti di vista; d'altra parte il tipo di luce scelto può eventualmente danneggiare le opere.
Ecco perché la ricerca in questo campo non si è mai fermata e negli ultimi anni diversi musei hanno cambiato il proprio impianto di illuminazione, installando luci a LED
L'arte dell'arte dell'illuminazione
La scelta di illuminare un'opera d'arte è essa stessa un'arte con le sue regole ferree, i suoi codici da seguire e le sue diverse scuole di pensiero.
Negli ultimi anni la nuova tecnologia di illuminazione a LED ha cambiato il mondo del lighting design, creando nuove prospettive, ma anche complicando sempre di più il lavoro di un illuminotecnico.
Una maggiore quantità di possibilità nell'illuminazione corrisponde a una maggiore difficoltà a fare la scelta giusta. Ecco perché se le luci LED sono oggi indispensabili in ambito museale, il loro corretto utilizzo richiede una padronanza assoluta.
Illuminazione arte antica
Ciò è particolarmente vero quando devi illuminare un'antica opera d'arte.
Non solo l'illuminazione diretta delle opere esposte, ma anche l'illuminazione indiretta dell'ambiente gioca un ruolo fondamentale.
Pensiamo ai dipinti antichi, alla loro fragilità, al loro valore e alla loro esigenza principale: essere ammirati dagli amanti dell'arte nelle condizioni in cui l'artista li ha immaginati, vale a dire sotto una luce simile a quella naturale in cui sono stati creati, e che conferisce alla varietà cromatica posteriore, eccezionale e diversa per ogni artista.
Ad esempio, ho accennato alla scelta fatta dai Musei Vaticani per la Cappella Sistina, che ora risplende e guarda al futuro, grazie a un restyling illuminotecnico, che ha restituito la fedeltà ai colori originali dei suoi affreschi.
Alla Pinacoteca Ambrosiana (la Pinacoteca Ambrosiana)
L'opportunità offerta dall'illuminazione a LED riguarda in primo luogo l'eccezionale flessibilità nelle prestazioni luminose: agendo sulla temperatura e sulla tonalità della luce, ogni quadro può far emergere la propria unicità.
Un esempio: alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano, Sala 7, grandi dipinti fiamminghi dei maestri Brill e Brueghel appesi alle pareti. Qui la direzione del museo ha scelto luci LED ad alta temperatura di colore per esaltare le tonalità fredde del grigio, del verde e del blu, e luci LED a tonalità più bassa raccolte in aree delimitate per evidenziare i colori caldi.
Non ci sono molti colori caldi in questo genere di dipinti, ma grazie ad un'adeguata illuminazione a LED vengono fuori, creando dettagli unici.
At the Scuderie del Quirinale (at the Quirinal Stables)
A Roma i dipinti rinascimentali del pittore veneziano Lorenzo Lotto in mostra in una mostra allestita nel 2011, incentrata sul concetto di luce naturale.
Alle Scuderie del Quirinale la tecnologia LED è stata una grande occasione per coniugare l'illuminazione con l'interpretazione dell'antica opera d'arte.
In particolare, Lorenzo Lotto ha concentrato la sua ricerca pittorica su improvvisi lampi di luce fredda e su tagli prospettici di insolita nitidezza.
Il progetto illuminotecnico ha permesso ai visitatori di apprezzare quelle interpretazioni attraverso una luce più simile a quella naturale, ma che allo stesso tempo ha permesso ad alcuni cromatisti di essere letti dall'occhio dell'osservatore.